Blind Hug, Stories

Parte diciannovesima

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La profonda ferita che il ragazzo ha ricevuto lo ha portato ad essere internato in ospedale per una manciata di giorni a necessità di accertamenti, per questo la mattina successiva trasferito nel reparto di medicina acuta, in una stanza a tre letti la cui finestra si apre sul panorama frastagliato della città.
Una cosa ben osservata da Glisia risulta che Reld è completamente solo, letteralmente.
Il suo cellulare ha memorizzato non più di una decina di contatti, lei e sua figlia inclusi.
Le uniche visite che riceve sono da parte di lei e di Theva. Continue reading “Parte diciannovesima”

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Parte diciottesima

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Man mano che ci si avvicina all’estate i giorni diventano lunghi. Ad aprile inoltrato, Reld deve affidarsi ad un orologio da polso per non perdersi temporalmente: il sole è testardo a tramontare e le luci dorate illuminano le sette di sera come fossero un pomeriggio estivo.
Durante quel sabato, ne approfitta per completare la commissione richiesta dal direttore scolastico e il murale del libro prende forma, con le sue ombre, le sue ventitrè tonalità di giallo e il chiarore dei colori.
Il ragazzo si ferma e si gira verso il panorama dei ciliegi, da tempo svestitisi dei loro colori rosei.
Sono già tre o quattro settimane che Theva è sotto la sua ala. Una settimana fa, il loro primo rapporto carnale. Tre sessioni di processo e quel ragazzo di Narevanne è rimasto sfuggente.
Ma non lo era quando voleva avere tutto per se il mio fiore!
Stringe la mano a pugno e tira un colpo al barattolo del rosa, che per dispetto cede. Le dita sono completamente glassate di colore e colano dappertutto. Continue reading “Parte diciottesima”

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Parte diciasettesima

img_40101Reld cammina a passi lentissimi, mentre si lascia alle spalle il supermercato e taglia per gli isolati in ricostruzione. Nei punti che i lampioni non rischiarano, il ragazzo appare come un demone d’ombra, accompagnato dai cani randagi che gli sono fedeli. Anche stavolta hanno ricevuto il loro cibo e ringraziano non abbandonando la volontà di proteggere il ragazzo.
Alla stazione ferroviaria, Reld incontra il collega della panetteria. Stanno i due uno opposto all’altro, separati da due dei numerosi binari. Uno va in periferia, l’altro in direzione del centro. Continue reading “Parte diciasettesima”

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Parte sedicesima

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Reld non ha mai mangiato così tanto in una volta sola. Il tavolo imbandito con pietanze orientali portate dal fattorino, riesce al limite a non strabordare.
Ma soprattutto, non ha mai visto Theva così affamata. Si sorprende di come quel corpicino possa metabolizzare porzioni piene fino all’orlo; lui, con fatica, riesce a far centrare un quarto di quello che mangia il suo fiore leggiadro.
O meglio dire adesso, una pianta carnivora. Una pianta carnivora piccola, carina e che arrossa facilmente. Continue reading “Parte sedicesima”

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Parte quindicesima

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La pioggia, ultimamente ridottasi ad un picchiettio insistente e leggero, si ritira completamente quando i lampioni, stelle elettriche obese, illuminano a giorno le strade.
Theva e Reld stanno accoccolati l’una nell’altro sul sedile posteriore della piccola automobile di Glisia, tenendosi le mani. La promenade che affianca il lago del parco naturalistico della Città è un portale verso il quartiere aziendale; ben presto sono affondati nella luce bianca dei led che schiariscono palazzi di cristallo poliedrico. Continue reading “Parte quindicesima”

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Parte quattordicesima

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La mattina arriva portando qualche pezza di sereno fra le nuvole. Il freddo è pungente rispetto al solito e Reld, mattiniero per via della richiesta artistica, si fa strada fra le studentesse che sembrano ninfe chiassose.
Manca mezz’ora alle otto, quando iniziano le lezioni, questo permette a Theva di seguire fedele i passi del ragazzo, arrivando nei pressi del futuro laboratorio.
La fermezza di lei è chiara quando vuole capire un disegno, anche senza la vista, non staccandosi da Reld nemmeno sotto la minaccia di pettegolezzi fra le compagne di scuola. Continue reading “Parte quattordicesima”

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Blind hug: parte tredicesima

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Theva si stringe nelle spalle come a volersi rimpicciolire. Sa solo di essere avvolta in un abbraccio e di essere protetta senza indugio.
Il suo Riccio non è mai stato così caldo e questo mitiga la sensazione febbrile portata con la pioggia. Il letto piccolo basta per farli centrare tutti e due, protetti in un guscio di coccole. Continue reading “Blind hug: parte tredicesima”

Blind Hug, Stories

Blind hug: parte dodicesima

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Col trascorrere delle ore, il cielo diventa ancor più burbero e ben presto le ampie finestre che dividono le ore di lezione dal resto del mondo iniziano a bagnarsi di gocce sempre più fitte. La mattina si deve scostare per lasciar strada a un muro si nubi che toglie respiro al sole.
Reld è impregnato dell’odore di polvere e di farina, dopo due ore senza sosta di scarico merci. Ha lavorato a ritmo serrato assieme a tre colleghi, in quanto il camion, già in ritardo per via del traffico cittadino, ha i minuti contati per la partenza verso un’altro centro commerciale. Continue reading “Blind hug: parte dodicesima”

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Blind Hug: parte decima

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Reld usa la domenica del cielo variabile per rilassarsi e dipingere.
Per la prima volta dopo molto tempo, riesce a sentirsi in pace con se stesso. Theva sta bene, l’indomani ha un lavoro artistico e come premio per il lavoro al supermercato, presenta il lunedì mattina un’ora in meno a paritá di paga per le prossime tre settimane. Una coincidenza che gli permette tempo per la richiesta del direttore scolastico relativo al giorno seguente.
In mezzo a questo spettro di sensazioni, può solo confidare nel capire quando poter contattare Theva. Continue reading “Blind Hug: parte decima”